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Kéramos Luxury Rooms vi accoglie come una carezza dal sapore antico che soltanto un luogo con una storia può dare.

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Sicilia… un’isola piena di meraviglie.

Cosa vedere

Grazie a madre natura, siamo sicuri che sarete coccolati ed incantati da tutto ciò che vi circonda. Noi siamo a vostra disposizione per raccontarvi di noi, della nostra storia e delle nostri arti. Innamoratevi di Sciacca, gustatela con i suoi profumi e con i suoi sapori.

Il patrimonio artistico e paesaggistico

Bellezze naturali che lasciano senza fiato come le sorgenti termali, castelli, suggestivi paesini, antichi monumenti scalfiti dal passaggio della cultura araba, dall’architettura normanna e delle influenze spagnole. La nostra bellissima cittadina marinara, ricca di storia di arte e di cultura situata a forma di anfiteatro sul mare, a metà strada tra le rovine di Selinunte, Eraclea e Agrigento è famosa in tutto il mondo per le sue risorse naturali, le antiche terme, per le bellezze architettoniche e paesaggistiche, per il suo corallo dal colore rosa, per il coinvolgente Carnevale, per la pregiata ceramica e per il mare incontaminato. Ma ciò che maggiormente caratterizza la nostra città è il calore della sua gente che incarnano l’accoglienza e l’affetto che sono i valori tipici della gente di Sicilia.

Il porto

Entrare nel quartiere marinai di Sciacca vuol dire entrare in un altro mondo. Il quartiere dei marinai per la felice posizione a specchio sul mare, per la salutifera esposizione a mezzogiorno, per la singolare veduta del porto medioevale che da esso si gode, rappresenta uno degli aspetti suggestivi e inconfondibili della città che vanta una numerosa flotta di pescherecci a livello nazionale, ma è soprattutto nota per il pesce azzurro e il caratteristico porto, incastrato in una cornice araba-normanna, legata in particolar modo alla storia delle grotte del caricatore. Il percorso per raggiungere il cuore della città vi permetterà di avventurarvi lungo i tipici e caratteristici vicoli dei marinai e dei ceramisti, un borgo che riesce a mantenere la sua speciale atmosfera incantata.

Scenografie cittadine

Passeggiare tra le viuzze di Sciacca, sentire gli odori di cucina che escono dai portoni, farsi accarezzare dall’aria proveniente dal mare e camminare fra i palazzi antichi rende ancora di più consapevole la sensazione di trovarsi nella vera Sicilia, quella più autentica e più profonda, la terra dove cibo, mare, tradizioni e storia di fondono. Amiamo definire questa complessa, mista e unica sensazione con una parola: “Sicilianità”.

Il Carnevale

Le origine del carnevale saccense risalgono, con molta probabilità, aL 1616, quando il vicerè Orsuna “buttò bando l’ultimo di carnevale, che ognuno s’avesse di vestire in maschera”.

L’evoluzione, ci ha portato allo spettacolo che oggi ammiriamo nel Carnevale “moderno” con i coreografici gruppi mascherati che, nel centro storico, sfilano accompagnando imponenti e meravigliosi carri allegorici, veri e propri capolavori di modellazioni, colori e animazioni. Uno degli elementi più caratterizzanti è quello legato ai copioni satirici, recitati durante lo svolgimento la manifestazione. Nei mesi che precedono la festa inizia la costruzione degli enormi carri allegorici, realizzati da costruttori che da oltre cent’anni si tramandano l’arte della lavorazione della cartapesta, con il supporto dei maestri ceramisti. La festa inizia il giovedì grasso con la consegna simbolica delle chiavi della città al re del carnevale: Peppi Nappa. 

I carri sfilando per le vie del centro storico e invogliano tutti i partecipanti a danzare. La sfilata dura tutta la notte e culmina con l’immancabile recita del copione satirico. Tutto ha termine quando la notte del martedì grasso, il carro di Peppi Nappa viene bruciato nella pubblica piazza. Durante la festa, chiunque può essere protagonista e non spettatore di uno dei carnevali più bello d’Italia.

Il Corallo

Il corallo di Sciacca ha origine dall’Isola Ferdinandea che nel 1831 a circa trenta miglia al largo di Sciacca, in un inferno di fuoco, emerse dalle profondità marine. Diversi regnanti la rivendicarono, ma dopo un anno sprofondò nuovamente negli abissi ponendo fi ne alle questioni sulla sua sovranità. Il corallo di Sciacca ha caratteristiche uniche che lo distinguono da tutti gli altri coralli, grezzo è un materiale organico che cresce alle pendici del vulcano sottomarino, appena pescato appare opaco, mentre una volta pulito e accuratamente lavorato presenta una lucentezza vitreo-porcellanosa, la sua colorazione varia dall’arancio intenso al salmone-rosa pallido caratterizzato da macchie brunastre e talvolta nere proprio a testimoniare ed a certificare la sua origine vulcanica, fino al brunato del corallo fossile “bruciato” dalle altissime temperature raggiunte.

Oggi il Corallo di Sciacca è famoso in tutto il mondo e negli ultimi decenni il ritrovato amore dei suoi artisti ha riportato all’interno dei laboratori artigianali le tecniche antiche di lavorazione, riprendendo vita grazie alle sapienti abilità dei maestri corallari che con attenzione scrupolosa tagliano, smussano e lavorano ad uno ad uno i minuti rami di corallo combinandoli insieme per creare le forme più diverse ed originali.

Le varie forme in cui si presenta in natura danno ai nostri artigiani grande stimolo nel ricercare le fantasie che più si adattano alla forma originale del ramo.

La ceramica

Sciacca, è una città della Sicilia dove è ancora viva l’antica arte della ceramica che risale all’VIII - VI millennio a.C. e i più antichi reperti trovati nella grotta del Fazello, sul monte Kronio, risalgono al periodo del neolitico; risale al Medioevo invece una documentazione storica che afferma che nella città di Sciacca ci fu una produzione di manufatti in ceramica con il progressivo diffondersi delle farmacie, o "speziarie". 

Infatti i contenitori delle erbe medicinali, erano costituiti da vasi in ceramica a forma prevalentemente di cilindri o di grosse bocce ovoidali e presentavano ricche decorazioni espresse con i colori accesi del giallo, del verde e del blu intenso. Già dal quattrocento, ai ceramisti saccensi venivano commissionati notevoli produzioni di bocce, vasi, albarelli, piatti , mattonelle e maioliche destinate a ornare palazzi nobiliari, chiese, conventi.

Il più antico reperto ceramico saccense è il pannello raffigurante San Calogero, collocato in una grotta sul Monte Cronio, datato 1545 ed eseguito da Francesco De Xuto. Oggi Sciacca vanta oltre 50 botteghe artigiane che propongono numerose maioliche decorate con colori blu, verde ramina, giallo paglia, arancione e turchese, continuando così a svolgere la loro attività artistica nel rispetto dell’antica tradizione.

Le terme

Sul Monte San Calogero si trova un ricco complesso di grotte e cavità carsiche intercomunicanti , da cui esalano vapori e flussi di aria calda che da sempre sono stati utilizzati a scopo terapeutico. Questi vapori risalgono dal basso verso la cima attraverso aperture naturali e sono determinati all’evaporazione di acque termali che scorrono in profondità e sgorgano poi alle falde della montagna. La leggenda vuole che Dedalo in fuga da Creta, fermatosi nelle vicinanze delle grotte vaporose e avendone scoperto l'uso curativo, le sistemasse costruendo l'antro con sedili intagliati nella pietra.

La frequentazione delle grotte a scopo terapeutico risalirebbe ai greci, mentre quello dello sfruttamento delle acque ai romani. Con la caduta dell’impero romano e con le invasioni barbariche, i bagni furono abbandonati e dimenticati. Fu solo con la venuta in Sicilia di San Calogero verso il 530 che le cure termali furono di nuovo praticate. Dagli studi effettuati da alcuni scienziati, come Bellitti nel 1783 e Farina nel 1864, sono state evidenziate le qualità terapeuti delle acque sulfuree.

Da ciò scaturì un susseguirsi di realizzazioni di piccoli stabilimenti nei luoghi dove sgorgavano le acque e nelle grotte vaporose, fu ristrutturato il vecchio stabilimento nella Valle dei Bagni e nei primi del ‘900, è stato realizzato il Nuovo Stabilimento termale nella zona di Cammordino in stile Liberty